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Saluto al Gen. Vittorio Bernard

Candele

Dipartita del Gen. C.A. Vittorio Bernard “Presidente Nazionale emerito dell’ANGET”

Generale Vittorio Bernard
Fiocco nero

Le esequie si terranno giovedì 10 dicembre 2020, alle ore 15.30 presso la Chiesa dello “Spirito Santo alla Ferratella” in Via Cesare Pavese a Roma.

IN MEMORIA DI UN AMICO

Ci sono momenti in cui l’emozione “ti prende” e non riesci a mantenere il necessario distacco dalle passioni e dai sentimenti che si agitano dentro di te. Mentre sto scrivendo queste righe non riesco a trattenere la commozione ed il dolore che provo alla notizia della dipartita del Gen. C.A. Vittorio Bernard a cui ero legato da antica e fraterna amicizia. Grazie a Lui maturai la decisione di intraprendere la carriera militare, dopo aver visto all’opera i militari alle Sue dipendenze in occasione del sisma del 23 novembre 1980, nella caserma “Lucania” di Potenza, sede del 91° btg. fanteria. All’epoca ero un giovane studente universitario al secondo anno di Giurisprudenza e non esitai un momento a gettare all’aria una futura (e non so quanto promettente) carriera forense per abbracciare quella delle armi.

Ma tracciamo una sintetica scheda biografica del Generale Bernard: nato a Susa (TO) il 18 gennaio 1928, alla fine degli anni ’40 frequentò l’Accademia Militare e la Scuola di Applicazione uscendone col grado di Tenente del Genio. Frequentò successivamente la Scuola di Guerra e l’Istituto Stati Maggiori Interforze. Laureato in ingegneria civile presso l’Università di Padova, comandò la Compagnia Genio pionieri “Julia”, il Battaglione Genio pionieri “Legnano”, la Scuola del Genio di Roma-Cecchignola, il Comando Genio del V Comiliter a Padova e (nota importante per noi Fanti) la Brigata meccanizzata “Pinerolo” a Bari. Ci ho tenuto a sottolineare tale periodo di comando in quanto Egli guidò la Brigata nella fase di transizione da “motorizzata” a “meccanizzata”, dovendo rivedere quindi tutte le modalità d’impiego delle Unità di fanteria con l’introduzione in campo tattico dei VTT M113.

Prestò servizio all’Ufficio Ordinamento dello Stato Maggiore dell’Esercito, fu Addetto Militare presso l’Ambasciata d’Italia in Unione Sovietica dal 1973 al 1976 (e, particolare non da poco, fu grazie al Suo interessamento se si iniziò un censimento dei sepolcreti militari italiani in URSS) e diresse, quale Vicecommissario di Governo e Capo Centro Operativo Provinciale di Potenza, i soccorsi a seguito del terremoto del 1980 poc’anzi citato. Noi Fanti del 91° dobbiamo a Lui il conferimento alla nostra Bandiera di guerra della Medaglia d’Argento al Valore dell’Esercito, onorificenza di cui Egli fu promotore ed estensore presso le Superiori Autorità. Le Sue non comuni doti umane e professionali gli valsero, al termine dell’emergenza sismica, la concessione della cittadinanza onoraria del Comune di Satriano di Lucania (PZ), concessione della quale andava fiero ed orgoglioso.

Successivamente fu Capo Sezione presso il Centro Alti Studi della Difesa e Direttore Generale di Geniodife. Promosso Generale di Corpo d’Armata ricoprì l’incarico di Sottocapo di Stato Maggiore al Supporto Logistico di SHAPE a Mons (B) per concludere la Sua prestigiosissima carriera quale Rappresentante Militare Italiano presso il Comitato Militare della NATO a Bruxelles.

Quando Lo conobbi, ancora “civile”, a Potenza fu quello che si dice un “coup de foudre”: nacque così un’amicizia ed una stima reciproca che è durata fino ad oggi. Ricordo ancora quando a margine di una Sua conferenza nelle vesti di Presidente Nazionale dell’ANGET presso il Circolo Unificato di Bari mi disse “visto che quand’eri al 91° btg. f. “Lucania” di Potenza addestravi i militari aventi incarico 9 e 209 (rispettivamente “pioniere” e “capo squadra pionieri”, n.d.r.) da destinare al 21° btg. g. p. “Timavo” di Caserta, ti nomino geniere ad “honorem”.

Ma ciò che mi lega al Suo ricordo con particolare affetto è legato alla cerimonia delle mie nozze: pensai a Lui quale mio testimone e Gli telefonai per comunicarGlielo. Quando lo seppe mi disse per quella data aveva già preso un impegno di carattere internazionale in Svizzera (“come vedi, non possiedo il dono dell’ubiquità e devo pertanto rinunciare ad uno dei due eventi. Dimmi a che ora è la cerimonia nuziale”). E che dire della Sua partecipazione quale ospite d’onore al 1° Raduno dei Fanti del 91° a Potenza il 18 novembre 2012, Raduno che curai quale Addetto Stampa a cura del Comitato organizzatore presieduto dal Col. Francesco Sciascia e dal Lgt. Luigi Gioia?

Lo scorso 6 dicembre 2020 la Sua esistenza terrena ha avuto termine. C’è una ridda di pensieri e ricordi che turbinano dentro di me ed a cui non riesco a sottrarmi: ma il sentimento di amicizia, stima e gratitudine verso Colui che ancor prima che Soldato è stato un UOMO mi impone di renderGli questo omaggio.

Arrivederci Generale: che la terra Ti sia lieve!

a cura di Savino Vignola

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